Der Spiegel / 21.feb.2012
di Ingeborg Wiensowski
"La persistenza della geometria" non da l’idea di una esposizione-record. Eppure a Madrid i visitatori fanno la fila per vedere una mostra, bella, divertente e formativa.
All’ingresso, ai bambini delle scuole, viene impartito un veloce corso di storia dell’arte dagli anni ’60 ad oggi. Fu allora che gli artisti iniziarono a usare forme geometriche per le loro sculture e istallazioni, come puro concetto compositivo, senza volervi trasportare significati o utopie. Minimal- o Concept, Body- o Land-Art si chiamavano allora le nuove tendenze, che ruppero con le vecchie forme dell‘arte, perché gli artisti, ad esempio, si misero a sperimentare con spazio e tempo, introdussero nuovi materiali e coinvolsero attivamente il fruitore nei loro lavori. "La persistenza della geometria", titolo arido per una meravigliosa mostra sul significato della geometria nell’arte.
La mostra si tiene al CaixaForum, paseo del Prado 36, Madrid. Il catalogo è accessibile qui.
[si ringrazia Susanne Portmann]
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